Come il GHRP 6 influisce sugli atleti Testata giornalistica online
Durante il corso di Vicolo GHRP-6 5 mg, gli studenti avranno l’opportunità di apprendere i principi fondamentali dell’utilizzo di questo peptide, comprese le dosi consigliate, le modalità di somministrazione e i potenziali effetti collaterali. Saranno fornite informazioni dettagliate sulle migliori pratiche per massimizzare i benefici e minimizzare i rischi associati all’utilizzo del GHRP-6. In questo corso, esploreremo i benefici e gli effetti collaterali associati all’uso di GHRP-6 5 mg, nonché le modalità di somministrazione e dosaggio consigliati.
- Fino a qualche anno fa i migliori risultati ottenibili con terapia farmacologica erano limitati all’instillazione nella cavità cistica del tumore di bleomicina e interferone-alfa (1,2), con l’ovvia limitazione che tale metodica presuppone comunque una manovra invasiva e la presenza di una prevalente componente cistica del tumore.
- Un danno limitato alla neuroipofisi non sempre conduce a DI conclamato; tuttavia, forme parziali di DI centrale possono avere questa patogenesi.
- In uno studio recente svolto da Friburg sono stati confrontati gli effetti del testosterone e dello stanozololo sulla stimolazione del rilascio del GH.
- L’ovvia conseguenza è la ridotta capacità della cellula principale del dotto collettore a concentrare le urine.
- Grazie all’avvento dell’era biotecnologica è possibile produrre l’insulina tramite modificazione enzimatica dell’insulina prodotta dal maiale o tramite tecnologia del DNA ricombinante in sistemi batterici evitando possibili contaminazioni.
- Prima che l’Insulina fosse scoperta, il diabete era una malattia temuta che poteva portare alla morte.
Di conseguenza, quando una persona ha un basso livello di insulina (ad esempio in un diabetico),tende a mangiare più del dovuto, in quanto l’insufficiente azione dell’insulina non gli fa percepire la sazietà, con maggiore facilità a diventare obesa. Quando il GH è utilizzato in un protocollo che comprende l’uso di Insulina, è importante distanziare le iniezioni di GH e quelle di Insulina di circa un ora. Inoltre, se il GH viene somministrato solo due volte al giorno, è saggio evitare la somministrazione nei momenti di grande rilascio naturale di GH come la mattina presto, dopo l’allenamento e appena prima di andare a letto. E’ giusto ricordare che, il GH incrementa la crescita delle fibre di tipo-I più di quelle di tipo-II. La co somministrazione di androgeni forti (ad esempio Trenbolone) permette la “conversione” delle fibre di tipo-I in fibre di tipo-2 per la forza e la massa. Prima di usare qualsiasi sostanza (farmaco o semplice integratore da banco) è d’obbligo possedere una conoscenza di base di come un integratore, un ormone o un farmaco, agisce per costruire e/o conservare la massa muscolare.
Gli strumenti per la somministrazione di GH nel GHD
Il GHRP-6, noto anche come Growth Hormone Releasing Hexapeptide, è un composto sintetico che stimola la produzione di ormone della crescita nel corpo umano. Questo ormone svolge un ruolo cruciale nel mantenimento della salute e del benessere generale, influenzando vari processi fisiologici come la crescita muscolare, il metabolismo, il riposo e il recupero. Quando iniziare la terapia con GH La terapia sostitutiva con rhGH deve essere iniziata in pazienti in cui le terapie sostitutive dei deficit endocrini concomitanti siano già state impostate e ottimizzate. Il trattamento con GH è controindicato nei pazienti affetti da neoplasia maligna in fase di attività clinica.
Il più utilizzato è il Glipizide, una molecola appartenente alla famiglia delle sulfaniluree, dotata di azione ipoglicemizzante ed utilizzata come farmaco per la cura del diabete. È considerata una sulfanilurea di seconda generazione, simile alla glibenclamide, ma caratterizzata da una durata d’azione più breve. L’azione ipoglicemizzante è proprio dovuta al fatto che la Glipizide favorisce il rilascio di Insulina dalle cellule β del pancreas. In Italia il farmaco è venduto dalla società farmaceutica Pfizer con il nome commerciale di Minidiab nella forma di compresse divisibili contenenti 5mg di principio attivo. Il suo uso può portare alla comparsa di effetti collaterali quali dispepsia, nausea, vomito, gastralgia, dolore addominale, diarrea o stipsi. Più raramente sono stati segnalati casi di epatotossicità con incremento delle transaminasi (AST, ALT e fosfatasi alcalina), epatite acuta ed ittero colestatico.
L’insulina quindi causa lipogenesi se in presenza di glucidi, o glucidi mescolati ad altri nutrienti, mentre le sole proteine non la inducono all’accumulo di grasso, ma anzi al dimagrimento. Dunque insulina e GH (così come il glucagone) non sono sempre antagonisti, ma hanno un’azione sinergica di rilievo in seguito all’introduzione di sole proteine sulla proteosintesi e sul mantenimento dell’omeostasi glicemica. Anzi, Omnitrope 10 mg/1,5 ml (HGH) solo la loro secrezione contemporanea favorisce la crescita, poiché ognuno di essi (in realtà l’IGF-1, solo mediato dal GH) svolge una specifica attività distinta da quella dell’altro, stivando una diversa selezione di aminoacidi (già accennato in precedenza). Invece, in assenza di introduzione proteica, l’azione del GH non può tradursi in anabolismo proteico, poiché questa azione è svolta dall’insulina e IGF-1.
- La terapia medica del craniofaringioma ha fatto importanti progressi negli ultimi anni, traendo grandi benefici dalle scoperte riguardanti i meccanismi molecolari alla base dello sviluppo e della crescita di questi rari tumori.
- Monitoraggio della sicurezza Controlli periodici (inizialmente una volta al mese, poi ogni 6 mesi) dei parametri glicemici; esame oculare nei pazienti diabetici o all’occorrenza in caso di riduzione visiva, monitoraggio neuroradiologico (inizialmente dopo 12 mesi, poi in rapporto al contesto clinico) di eventuali residui neoplastici ipofisari.
- In diversi studi, TB-4 è stato osservato essere in grado di promuovere diverse forme di guarigione delle ferite, promuovere la differenziazione delle cellule staminali e ridurre l’infiammazione.
- Come accennato in precedenza, la Timosina beta-4 è una proteina costituita da 43 aminoacidi ed è codificata negli esseri umani dal gene TMSB4X, le sue azioni sono state osservate in numerosi studi clinici.
- Da quello che è stato detto fino ad ora, si evince che l’Insulina è l’ormone più anabolizzante “non specifico” (dal momento che è anabolico sia per il tessuto muscolare che per quello adiposo).
Ciò rende obbligatorio l’uso dei carichi pesanti quando si cerca di prepararsi per una gara senza usare i farmaci. E’ ovvio che stiamo parlando di situazioni endogene e non di alterazione indotta da somministrazioni ormonali esogene. La capacità del tessuto muscolare di rigenerarsi costantemente in risposta all’attività fisica lo rende unico. La sua capacità di rispondere allo stimolo fisico/meccanico dipende in gran parte da quelle che si chiamano cellule satellite. Queste cellule restano dormienti fino a quando vengono chiamate in causa dai fattori di crescita come l’IGF-1.
Clinica e terapia del diabete insipido centrale
Studi su soggetti affetti da insensibilità al GH (sindrome di Laron) hanno avvalorato costantemente l’ipotesi della somatomedina (Rank, 1995; Savage, 1993). Gli obiettivi principali a questa età sono l’aumento delle dimensioni del pene e la crescita testicolare. La terapia con testosterone può aumentare le dimensioni del pene e stimolare lo sviluppo dello scroto (senza alcun effetto sullo sviluppo testicolare). Nell’eventualità di criptorchidismo, si può optare per l’intervento chirurgico di orchidopessi o, in alternativa, per una terapia con hCG (con o senza spray nasale di GnRH), per favorire la discesa dei testicoli nella borsa scrotale. Più recentemente si è prospettata la possibilità di trattare i neonati affetti da CHH nati con micropene mediante iniezioni di gonadotropine esogene durante il primo anno di età, così da riprodurre la fisiologica mini-pubertà. Dal momento che la somministrazione esogena di Insulina provoca una soppressione della secrezione endogena di questo ormone, molti atleti, al termine di un ciclo di Insulina, intraprendono una fase di “rigenerazione pancreatica” con farmaci in grado di stimolare la secrezione pancreatica di Insulina.
- Studi eseguiti su soggetti particolarmente giovani e con prevalente deficit idiopatico non hanno evidenziato significativi vantaggi della terapia (17).
- Più raramente sono stati segnalati casi di epatotossicità con incremento delle transaminasi (AST, ALT e fosfatasi alcalina), epatite acuta ed ittero colestatico.
- L’iposurrenalismo centrale congenito è un’altra forma molto rara e particolare di CHH X-linked, in cui c’è un difetto combinato della secrezione gonadica e surrenalica di origine centrale, dovuta a mutazioni a carico del gene NR0B1 (prima noto come DAX1).
- Inoltre, è consigliato fin dall’inizio della terapia dosare FT4 e cortisolemia, per la possibile riduzione della desiodazione della T4 e della conversione di cortisone a cortisolo, che potrebbe determinare la comparsa o il peggioramento di una condizione, rispettivamente, di ipotiroidismo e/o di iposurrenalismo centrale.
- La terapia del DI transitorio della gravidanza è la desmopressina, per contrastare l’accelerata clearance dell’arginin-vasopressina (1).
- In seguito all’introduzione di proteine, gli amminoacidi che ne derivano sono in parte utilizzati per la sintesi proteica e in generale per l’accrescimento.
Le alterazioni delle vie oncologiche sono specifiche a seconda del sottotipo istologico del craniofaringioma. Infatti, diversi istotipi di tumori umani caratterizzati dalla comune presenza della mutazione BRAF-V600E hanno mostrato una buona risposta terapeutica alla terapia medica con farmaci che bloccano la via cellulare attivata da questo tipo di mutazione (5). I risultati descritti sono stati ottimi, con regressione del tumore in tutti i casi riportati, a prezzo di una tossicità in genere modesta e comunque gestibile. Non è però nota la durata della risposta ed esiste la possibilità che con il tempo si sviluppino mutazioni che annullano l’efficacia dei farmaci utilizzati (problema presente in un buon numero di pazienti con altri tumori trattati con questi stessi farmaci) e il rischio di ricrescita tumorale alla sospensione della terapia farmacologica. La terapia farmacologica del craniofaringioma non è più, comunque, una chimera ma è, almeno per la variante papillare, una realtà, seppur circoscritta ancora a pochi casi. Studi clinici con maggior numero di pazienti ben selezionati potrebbero aiutare a progredire nella valutazione dell’efficacia della terapia medica nei pazienti con craniofaringioma (7).
Ovviamente, se i carboidrati ingeriti sono insufficienti, l’ipoglicemia è una tipica conseguenza dell’uso di Glipizide. Diabete insipido (DI) centrale e DI nefrogenico condividono la sindrome poliurico/polidipsica con urine ipotoniche quale cardine del quadro clinico, fatte salve alcune rare eccezioni in cui questa classica sintomatologia può risultare sfumata o assente per un danno primitivo o secondario del centro ipotalamico della sete. Se il senso della sete è conservato e il paziente ha libero accesso all’acqua, difficilmente si avranno alterazioni elettrolitiche rilevanti e il paziente rimarrà paucisintomatico. In particolare, la sodiemia e l’osmolalità plasmatiche rimarranno a lungo normali o ai limiti superiori di norma, nonostante la persistente ipostenuria. In alcune circostanze, tuttavia, questo equilibrio può interrompersi, per la severità del DI o per la concomitanza di fattori esterni che concorrono a questo evento (mancato accesso all’acqua, errata convinzione che la poliuria si corregga introducendo meno liquidi, stato di coma, ecc).
È importante eseguire una RM della regione sellare, per escludere lesioni a livello ipotalamo-ipofisario, ma anche, nel sospetto di forma congenita, individuare eventuali difetti dei bulbi olfattori, del corpo calloso o della linea mediana. Nel sospetto di forma congenita, è anche opportuno eseguire una ecografia addominale, per escludere un’eventuale agenesia renale monolaterale. L’esecuzione della radiografia di mano e polso è di particolare importanza nel determinare l’età ossea dei soggetti pre-puberi e nel monitorare il quadro durante l’induzione della pubertà in soggetti con CHH.
In presenza di zinco assume forma esamera, diventando un complesso cristallino od amorfo più stabile ma insolubile, quindi di più lento assorbimento. La forma cristallina viene assorbita più lentamente ed è nota come “insulina ultralenta” e la sua azione appare dopo circa 36 ore; la forma amorfa è nota come “insulina semilenta”, viene assorbita più rapidamente e la sua azione ha una durata di soli ore; la forma rapida ha un’emivita di 4 ore. Grazie all’avvento dell’era biotecnologica è possibile produrre l’insulina tramite modificazione enzimatica dell’insulina prodotta dal maiale o tramite tecnologia del DNA ricombinante in sistemi batterici evitando possibili contaminazioni. E’ importante capire che gli effetti collaterali negativi a lungo termine non sono stati ancora ben analizzati.
L’IGF-1 stimola sia la proliferazione (incremento del numero delle cellule) che la differenziazione (conversione in nuclei muscolari specifici) in modo autocrino/paracrino, anche se soprattutto stimola la differenziazione. Gli studi hanno mostrato che, quando iniettato localmente, l’IGF-1 aumenta l’attività delle cellule satellite, il contenuto di DNA del muscolo, il contenuto proteico del muscolo, il peso muscolare e l’area della sezione muscolare trasversale (Adams, 1998). Eziopatogenesi Alcune neoplasie primitive della regione sovrasellare (soprattutto craniofaringioma, germinoma, pinealoma) presentano non raramente sin dall’esordio di malattia il diabete insipido, spesso associato a segni e sintomi d’ipopituitarismo anteriore e/o a deficit visivo (4).